Lettera familiare della Casa sul Pozzo 90

Settembre 2022

Carissimi,

un saluto cordiale con la comunicazione dei giorni di settembre alla Casa sul Pozzo.

È stato un mese di vita e lavoro intenso su molti fronti, in modo particolare alla comunicazione con molti soggetti interessati alla ri-fondazione del progetto Crossing, sostenuto dai soci della Comunità di via Gaggio e con l’impegno determinante di Emanuela Pizzardi, Renata Menaballi e Giuseppe Colombo.

Ci sono stati avvicendamenti sull’organizzazione. E’ terminato il rapporto lavorativo di Valentina Nocita ed è subentrate come educatrice Anna Castagna. Continua la collaborazione educativa Carlo Panizza.

E’ stato chiuso il rapporto collaborativo con la cooperativa Sineresi sempre per il progetto Crossing; l’associazione si investe come unica referente. Crossing inizierà il 04 ottobre.

Una leggera riorganizzazione della casa nella sua struttura fisica. Al secondo piano si è creata in una prima camera la segreteria e l’archivio dell’associazione. Si è preparata una camera più adeguata a padre Elia assieme ad una assistenza più puntuale. Italo e Luciano hanno realizzato queste trasformazioni.

Ci siamo incontrati i giovedì di tutte le settimane con don Flavio Colombo che sta resistendo alla sua malattia ed è sempre carissimo a tutti.

I due sacerdoti, Elia, clarettiano e Flavio della diocesi di Milano, hanno dedicato molti anni della loro vita in missione in Africa, Elia in Gabon e Flavio in Burundi.

Nell’attività dell’orto e del verde della casa un gruppo di uomini lo vive con estrema simpatia e professionalità: Franco Aromatisi, i due Gigi, Norberto.

Hanno ripreso la frequentazione alla casa il venerdì alcuni giovani della Cooperativa La Vecchia quercia, accolti sempre da Luciano e colleghi. Si incontrano abitualmente Amnesty International, un gruppo di Mutuo aiuto, un gruppo di donne che fanno Yoga.  

Il Coretto di san Giovanni anima le Eucaristie domenicali.

La nuova presidente dell’associazione, Doretta Panzeri, ha vissuto con il Consiglio di Amministrazione e con i Soci momenti preziosi e di indirizzo dell’associazione.

Faccio notare che questo tempo che stiamo vivendo è una rifondazione in chiave più laica della comunità di via gaggio. La presenza clarettiana si raccoglie nel quotidiano incontrarci delle persone, nell’affidarci settimanalmente alla Parola e all’Eucaristia, nell’incontro-accoglienza con i pellegrini che entrano in casa.

Due conversazioni interessanti: il 17 settembre in una piazza raccolta di Barzago sul tema del silenzio dei giovani oggi, vissuto con la psicoterapeuta dell’Ast di Lecco Carmen Baldi e da me e l’altro il 19 con Massimo Campedelli sulla politica e lo sguardo aperto al 25 settembre.

È stata cancellata per maltempo l’iniziativa i pani del Mediterraneo alla quale avremmo partecipato con il pane biblico di Ezechiele.

Abbiamo consegnato alle stampe le due pubblicazioni dei missionari MC di agosto con un titolo guida “La Norma di vita dei Clarettiani europei. Il titolo del calendario 2023 è Insieme/Ubuntu.

Ho scelto di rimettere in circuito questa parla e trascrivo il commento che potrete leggere sul retro del calendario.

Ubuntu. La parola Ubuntu deriva da un antico vocabolo zulu (letteralmente: umanità) diffuso in varie parti dell’Africa meridionale. Il termine viene utilizzato nel detto zulu “umuntu ngumuntu ngabantu”, traducibile con “io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti”.

Mandela così lo spiega: una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?

Il calendario clarettiano la traduce così: il territorio mi sta a cuore, partecipo e pago di persona (è la dimensione più politica della pace e della giustizia).

Cercare un nuovo alfabeto di vita per sostenere e alimentare il domani, una nuova sapienza antropologica come capacità di stare al mondo: “Chissà se tutta la nostra teologia non sia altro che una faticosa rieducazione per i popoli che hanno dimenticato le leggi primarie dell’arte di vivere?”

Ghislain Lafont, Il pasto e la parola, Elledici 2002

Annoto alcuni riferimenti che abbiamo richiamato prima della celebrazione dell’Eucaristia di questo mese.

A Matera la celebrazione finale del Congresso Eucaristico Nazionale. “Passiamo dallo spreco del pane alla condivisione, dall’egoismo all’amore”.

I migranti. Drammatico bilancio del naufragio di un barcone di migranti avvenuto tra le coste del Libano e della Siria. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, i corpi recuperati in mare sono 81, per la maggior parte di donne e bambini, mentre circa 20 sono le persone sopravvissute e portate in ospedale. 

Iran. Dopo la morte di Mahsa Amini, ancora proteste. Oltre 1000 persone arrestate. Oltre 50 morti. La polizia religiosa spara ad altezza d’uomo.

Assisi. Papa Francesco firma il “patto” con giovani: «Una nuova economia non è utopia».

«Il tempo di alzarci è adesso! Alziamoci in fretta!». È un appello ai giovani perché si alzino e si mettano subito all’opera per essere protagonisti di «un nuovo inizio» per «l’umanità intera» il Messaggio per la XXXVII Giornata mondiale della Gioventù in programma nelle diocesi il 20 novembre, sullo sfondo della Gmg di Lisbona, dal 1° al 6 agosto 2023.

Gli impegni per l’ottobre

01 ottobre. Il mercatino delle zie

03 ore 21 Ripartire dai sogni

04 ottobre: Inizio Crossing

11 ottobre p. Gael Giraud Transizione ecologica: utopia o progetto (ospite alla casa)

22 ottobre ore 17 Palestina esperienze di resistenza nonviolenta: Sarura-il futuro è un luogo sconosciuto (film-documentario)

24 ottobre (festa liturgica di Antonio Claret): Ore 20.45 Presentazione del Calendario 2023 Insieme/Ubuntu e Veglia con il Coretto di san Giovanni

I sabati mattina dalle 9 alle 10 La Parola della domenica.

L’Eucaristia domenicale è alle 18.30 fino al cambio orario per poi celebrare alle 18.

Un saluto cordiale ad ognuna/o di buona strada e bella compagnia.

Angelo