Lettera familiare della Casa sul Pozzo 72

28 febbraio 2021

Care Amiche ed Amici,

ieri mattina, sabato, abbiamo messo sul muro della casa sul pozzo una gigantografia che ricorda e chiede libertà per Zaky. Un anno fa la comunità di via gaggio aveva posto sulla sede del Comune di Lecco due strisce gialle con la scritta verità per Giulio Regeni e libertà per Zaky. Ora rilanciamo questa dichiarazione perché doppiamente feriti, dall’uccisione di Giulio e dalla carcerazione di Zaky. Uno di noi perché le loro storie sono il racconto che altre migliaia di giovani stanno subendo in molte parti del mondo. Noi ci sentiamo solidali.

Con questa prima notizia inizio la lettera che raccoglie il febbraio 21; è stato un mese di lavoro intenso. Un anno fa, a febbraio, l’esplosione del covid 19.

Il 26 alle 06 hanno lasciato la nostra casa per fare ritorno a Barcellona Agustin Ortiz e Raymundo Adorneo, due confratelli clarettiani (il primo è responsabile del progetto SOMI – solidarietà e missione, il secondo è Vicario e Prefetto di apostolato della Provincia san Paolo). La presenza di tre giorni con noi è stata preziosa per il dialogo intenso e sereno, soprattutto con lo sguardo al futuro.

All’interno dell’associazione avevamo raccolto le nostre linee come in un sommario: la centralità del Vangelo, la fondamentale laicità del gruppo, la riscoperta e sostegno della vocazione dei laici. La pedagogia dell’ascolto delle domande che vengono dalla vita. L’apertura senza etichette e vivere come compagni della gente.  Il ministero della parola scritta. Essere inseriti in una diocesi, come Milano, che punta in un dialogo con l’Europa. Per l’oggi, in un tempo di trasformazione dovuto alla pandemia, il ministero della consolazione. Sviluppo del dialogo con le religioni, con il mondo islamico dovuto alla presenza di oltre metà dei giovani partecipanti alla casa che si professano musulmani e per la vicinanza alla casa della preghiera musulmana.

Abbiamo raccolto queste preoccupazioni: come sviluppare un dialogo di animazione tra i quattro soggetti presenti nella provincia san Paolo: la comunità di via gaggio a Lecco, il gruppo di santa Lucia a Roma, la comunità del Casal Claret a Vic (Catalogna) e i confratelli di Bilbao.

Queste quattro realtà cosa possono offrire e cosa chiedere al mondo clarettiano?

Come i clarettiani possono continuare all’interno della esperienza di via gaggio? Attraverso una piccola comunità collegata, come oggi, con quella di Segrate e sostenere il processo collettivo? Abbiamo chiaro che i clarettiani non sono i responsabili di questo processo, ma possono sostenerlo con il loro apporto carismatico.

Abbiamo vissuto in questo mese dei lutti che ci hanno mosso il cuore: la morte di don Franco Colombo, ospite per lunghi periodi a pranzo alla casa e di Oreste Riva, un socio attento e schivo, sorridente e cordiale. Ne abbiamo fatto memoria intensa. Due anniversari: quello di Luigia (Gigia) Colombo e di Maurilio Viganò. Con la prima abbiamo vissuto negli anni una collaborazione educativa e un accompagnamento con stages per ragazze; con Maurilio il passaggio improvviso dalla comunicazione e dal servizio fino a qualche ora prima della morte avvenuta il 23 febbraio. Uomo di impegno politico, sociale, di animazione teatrale e di cura della casa ha lasciato una traccia bella di vita e di memoria. La casa gli deve tanto.

In febbraio abbiamo iniziato un lavoro formativo per gli adolescenti in collaborazione con l’imam Usama el Santawy. Dialogo e stimoli offerti ai giovani, consolidamento dell’amicizia, sguardi su collaborazione sempre più coinvolgenti.

Il 21 febbraio siamo stati invitati con una richiesta umile e straordinaria dal vescovo Mario Delpini a condividere lo strazio dell’impotenza.

Ci ha colpito il modo di chiedere e il contenuto della domanda, perché è quello che stiamo sperimentando da tanto e segna il lavoro alla casa.

Delpini ha scritto: “Vorrei dare voce anche a tutti i genitori, gli educatori, gli insegnanti che percepiscono questo momento come una emergenza spirituale ed educativa e si rendono conto che non sono a portata di mano rimedi e soluzioni immediate. Vorrei dare voce a ragazzi e ragazze che sono sconvolti dall’isolamento, dai comportamenti incomprensibili e violenti fino alla morte di coetanei ai quali sono affezionati e si sentono in colpa per non aver capito, per non aver detto, per non aver fatto abbastanza”.

“Riconosciamo la nostra impotenza: molti ragazzi e ragazze invece della concordia amano l’aggressione e la violenza verso gli altri e verso se stessi; ci sono ragazzi e ragazze che si negano ai rapporti, evitano ogni responsabilità; ci sono ragazzi e ragazze che passano il tempo a sporcare la città, a rovinare il pianeta e se stessi; ci sono ragazzi e ragazze che si sentono brutti, inadatti alla vita, disperati e non sanno pregare”, dice ancora Monsignor Delpini.

Ci siamo raccolti in una preghiera dopo aver nella settimana masticato la lettura delle cinque crisi indicate da papa Francesco nel discorso al corpo diplomatico de l’8 febbraio 2021 e dove dichiarava la crisi più grave, quella antropologica, la crisi dei rapporti umani.

Con una litania di nomi di donne e uomini giusti (testo della comunità di Bose) abbiamo invocato protezione sul cammino della vita.

Entriamo nel marzo 2021

1 lunedì Ore 21 dialogo/narrazionesu È tempo di ri-partire da fratelli – febbraio “Saremo disposti a cambiare gli stili di vita?”. Quali cambiamenti abbiamo registrato nel nostro vivere in questo mese di febbraio? Abbiamo avuto cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo? (Fratelli tutti 115). Narriamo come sta cambiando la nostra vita.

Collegamento al link https://meet.google.com/zck-ayqq-ppo

2 martedì e 5 venerdì Ore 16 con Usama/Angelo per Crossing

6 sabato Ore 9 la Parola della domenica. Ore 15/17 Incontro giovani con Usama, Angelo e Renata.

13 sabato Ore 9 la Parola della domenica. Ore 18 Eucaristia e Memoria di padre Dario Martino (a Segrate)

20 sabato Ore 9 la Parola della domenica.

24 mercoledì Memoria di Romero.

27 sabato Ore 9 la Parola della domenica. Collegamento sul dialogo con il mondo dell’Islam (Diocesi di Milano).

29 lunedì Ore 21Ripartire da fratelli: da dove ri-partiamo? (rilettura del mese di marzo)

Auguro a tutte/i un tempo fecondo.

Angelo