Lettera familiare della Casa sul Pozzo n.46

30 novembre 2018

Care Amiche ed Amici,

un saluto cordiale per ciascuno e la raccolta di alcune voci che hanno attraversato il mese di novembre. Tra meno di un mese sarà Natale. Viene verso di noi il Signore al quale rivolgiamo il nostro sguardo e verso il quale camminiamo nei nostri giorni.

La prima comunicazione è per un piccolo testo composto e stampato in queste settimane: Profezia dello sconfinamento. Lo presento con le parole della introduzione. E’ uno strumento al quale abbiamo collaborato alcuni di noi e che utilizzeremo tra il finire del 2018 e per il 2019. Abbiamo scritto:

In questo testo raccogliamo alcuni spunti e materiali del lavoro che, circa ogni due mesi, teniamo come gruppo Spiritualità del C.N.C.A. presso la Comunità Betania a Marore di Parma. Più volte ci siamo confrontati su ‘dove stavamo’ nel momento presente e abbiamo riletto le “lettere da …” scritte da CNCA in questi anni, dopo una serie di viaggi a Lampedusa, Tunisi, Atene, Ceuta, …

Il punto di svolta è stata la lettura di un articolo di Raniero La Valle, “L’amore come risposta alla crisi”, nel quale scriveva:

L’amore come risposta alla crisi non è per me un’ipotesi, è la tesi della mia vita. […l’amore] deve essere qualcosa che ha a che fare con la struttura dell’esistenza e dell’essere. Ora, che ciò possa essere vero per la vita personale, per la vita singolare di ciascuno, molti sono disposti a crederlo, soprattutto in ambito cristiano. […] Ma che l’amore possa essere la struttura della vita pubblica, la risposta ai problemi della vita collettiva, il criterio della storia, questo non è creduto da nessuno”.

Sono nate una serie di domande che abbiamo fatte nostre e abbiamo sentito il bisogno di una parola laica per avere un punto di possibile risposta.

Gianni Tognoni ha accettato di passare una giornata con noi il 3 maggio 2018 e dal suo intenso intervento (Cogliere la sfida del nuovo che avanza) abbiamo tentato qualche altro passo in avanti, proposto nella II parte (Confini e sconfinamenti, Coscienze che respirano col mondo, Ancora domande e passi per ulteriori sconfinamenti).

Una appendice di approfondimento, Gesù profeta liminale, e alcune note su Gianni Tognoni chiudono il testo.

Mettiamo a disposizione la descrizione dell’itinerario che abbiamo fatto: dallo scambio fraterno alle domande, dalle domande all’ascolto di una voce altra. Dagli spunti che essa ci ha offerto è iniziato un nuovo confronto che interroga il nostro modo di porci dentro le questioni.

Quello che offriamo è una sorta di un quaderno di esercizi: l’urgenza che oggi sentiamo è che occorre riaprire l’orizzonte di una profezia di frontiera e far esercizio di una nuova sapienza delle prassi. Il punto di partenza è sempre provare a dire con chi, dove, come e con quale coscienza stiamo in questo oggi.

È questa una mappa rivolta a singoli e gruppi. A quanti in questa stagione di smarrimento generale ricercano un senso e un significato con l’atteggiamento umile di chi sa di dover tornare a imparare.

Una mappa per evocare, convocare, provocare.

Un testo deludente per chi spera di trovarvi risposte o certezze.

Una bussola per orientarsi per chi invece vorrà trafficarlo, da solo e con altri, nel proprio territorio, disposto ad investirvi del tempo, per illuminare percorsi possibili, intuire orizzonti di significato, osare aperture inedite ad ulteriori sconfinamenti.

Ho riportato l’introduzione al testo perché dice il metodo di lavoro che da sempre stiamo perseguendo, sempre più collettivo ed esigente.

Su questo testo, che verrà presentato il prossimo 17 dicembre alla casa sul pozzo, lavoreremo mensilmente assieme a Marco Vincenzi.

Con il medesimo stile abbiamo iniziato il Cantiere Europa con Massimo Campedelli. Gli incontri, con cadenza mensile, sempre di lunedì, sono iniziati il 19 novembre e avremo il secondo il 10 dicembre su La mappa degli antieuropeismi in Europa ed i progetti politici e sociali di cui sono portatori; La crisi della democrazia come indicatore della crisi dei ceti medi pro-antieuropeismo; Il ruolo politico, nel futuro dell’Europa, della contrapposizione tra il cristianesimo identitario e quello evangelico.

Ci accompagnerà ad ogni incontro un breve rimando ad Hannah Arendt – LA BANALITA’ DEL MALE .

Per rimanere sul tema della carta stampata è stato presentato il calendario 2019: impegnativo nel titolo e nello sviluppo. Lo stiamo promuovendo in alcune parrocchie della città di Lecco, in incontri mentre lo offriamo come bastone da viaggio per tutto il 2019.

Sulla vita della Casa e in modo particolare sulle politiche per i giovani cito il giorno e mezzo di lavoro fatto su Living Land con il sociologo di Trento Luca Fazzi.

In questo mese, il 7 novembre,  sono iniziati i mercoledì mattina dedicati ai profughi del Progetto CPIA, condotto da Valentina Nocita e Eleonora Cortesi, insieme ai volontari Ezia, Carlo e Antonio. I giovani segnalati dalla scuola sono oggi 36.

 

Eleonora Cortesi, alla quale abbiamo richiesto il ruolo di coordinatrice, ci riferisce sull’attività di Crossing- Area 15-16, vissuta assieme alle educatrici: Valentina Nocita, Alice Oggioni e ai Volontari.

Il 16 ottobre è partito la nuova esperienza nata dall’incontro di Crossing e Area1516.

  • Sono 46 i ragazzi accolti ad oggi, 14 sono in lista d’attesa (verranno contattati nelle prossime settimane) e 3 ragazzi saranno inviati prossimamente dai servizi sociali. Ad oggi si tratta di ragazzi tutti di origine straniera
  • I volontari per lo studio sono ad oggi complessivamente 26, mentre i volontari della cucina sono 20
  • Nel mese di novembre inizierà la propria esperienza alla Casa, per un pomeriggio alla settimana, Alice Bracciali, una giovane studentessa di scienze dell’educazione che ha partecipato al progetto Giovani competenti di Living Land
  • L’organizzazione del progetto prevede ad oggi tre aperture, martedì, mercoledì e venerdì, dalle 14 alle 18, secondo questa articolazione: 14-14.30: trasporti con pullmino e accoglienza ragazzi; 14.30-15: pranzo; 15-17: studio; 17-18: merenda e tempo libero.
  • Dal mese di novembre il giovedì pomeriggio partiranno due diversi percorsi:
  • Laboratorio sull’autobiografia, condotto dall’educatore Piero Luzzi, che coinvolgerà 20 ragazzi (15 di Crossing, 5 di Area15/16 e 5 di Casa Don Guanella), per 4 giovedì consecutivi del mese di novembre. Il percorso culminerà con un viaggio ad Arezzo e dintorni dal 6 al 9 dicembre 2018, viaggio che prevederà tra le altre cose la visita ad alcuni luoghi simbolo dell’autobiografia, come Il piccolo museo del diario a Pieve Santo Stefano e la cittadina di Anghiari. I ragazzi potranno trovare nel laboratorio autobiografico un luogo dove poter raccontarsi e conoscersi meglio, educandosi allo sviluppo del proprio mondo interiore.
  • Percorso conviviale per la conoscenza della Casa, condotto da Renata Menaballi e Padre Angelo, con la partecipazione di Valentina (8-22 novembre e 13 dicembre), rivolto a tutti i ragazzi di Crossing-Area15/16.

In novembre prenderà avvio inoltre il laboratorio di ballo, che si terrà il venerdì (16.30-17.30) e sarà auto-gestito dai ragazzi, con la valutazione in itinere di mettere a disposizione alcune consulenze specifiche.

Il primo periodo, da ottobre a dicembre, sarà dedicato a impostare insieme il nuovo assetto di Crossing-Area15/16. Da gennaio sarà possibile fare le prime considerazioni, anche se già da ora si riscontra un carico di lavoro nella gestione molto significativo, difficilmente comprimibile nelle 12 ore settimanali di apertura del progetto stesso.

Abbiamo ospitato la domenica 18 novembre ragazzi, genitori, educatori e il parroco don Giuseppe di Monte Marenzo per una conoscenza della realtà.

Il 23 novembre una cena molto particolare preparata da Marco e collaboratori per quanti hanno fatto l’itinerario clarettiano in Norvegia. Nella stessa sera ospitalità e dialogo sulla politica e la spiritualità per il territorio lecchese.

A Segrate una serata promossa da Mission Onlus dove Angelo Cupini e Claudio Burgio hanno dialogato con il pubblico.

I Clarettiani italiani hanno vissuto il loro 4×4 ad Altamura, mentre a fine novembre si sono incontrati a Roma i 4 consigli dei quattro organismi (Italia, Francia, Catalogna e Paesi Baschi) si riuniranno per formare il 1° gennaio del 2020 un solo organismo.

La cena tradizionale promossa da Gianni Bolis chiude, questa sera,  il mese di novembre.

Con affetto e solidarietà.

Angelo