Lettera familiare della Casa sul Pozzo 85

aprile 2022

Care Amiche ed Amici,

Oltre due mesi di guerra.

Questo mostro osceno ci ha accompagnato tutti i giorni a cominciare dal 25 febbraio. Come abbiamo resistito nel mese di aprile?

Per Pasqua ci sono giunti gli auguri inviati dal Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) che metteva in rilievo il compiersi negli stessi giorni le tre grandi feste: Pesach 5782, Pasqua 2022, Ramadan 1443. Il tempo sacro per le tre religioni che riconoscono in Abramo le loro radici. E le spiegavano così.

Quest’anno i calendari delle nostre comunità convergono in modo simbolico e significativo.

Il mese lunare islamico di Ramadan vive la sua fase centrale e i musulmani si preparano con il digiuno diurno e le veglie di preghiera serali al momento benedetto dell’ultima decade del mese quando ogni musulmano ricerca la grazia di una notte sintetica della Rivelazione nella quale l’Altissimo è intimamente vicino al cuore del credente sincero.

Dal venerdì, con l’ingresso di Shabbat, gli ebrei ripercorrono per una settimana la provvidenziale liberazione dalla condizione di schiavitù che i pagani e idolatri dell’antico Egitto imponevano ai credenti nel Monoteismo istituito da Abramo.

Da giovedì, con il rito della lavanda dei piedi e il ricordo dell’ultima cena, i cristiani iniziano il percorso che passa dal Venerdì Santo con il sacrificio di Gesù e la sua resurrezione celebrata la Domenica di Pasqua.

La convergenza speciale di queste festività centrali secondo la vita delle rispettive comunità ebraica, cristiana e musulmana può ispirare e rafforzare le affinità che uniscono i credenti della famiglia di Abramo, rispettando le differenze che ogni dottrina attribuisce alle proprie specificità religiose.

Mentre il mondo subiva il dramma della guerra tutti siamo entrati in tempi intensi di intercessione.

Ci sono stati eventi alla casa che raccolgo per una memoria comune.

  • Tre donne ci hanno lasciato e ricordiamo con tenerezza i loro nomi: Carla Mora di Maggianico per l’accompagnamento alle famiglie povere dei quartieri; Giovanna, cognata del padre Beppe Butti che continua la sua presenza in Gabon, di Valmadrera e Teresina che abitava nel quartiere di Chiuso/Lecco; è stata sempre vicina alla vita della casa anche attraverso i suoi figli.
  • Una marcia della pace tra il ponte di Olginate e quello di Lecco ha mosso molte persone a camminare a pensare al conflitto bellico.
  • Abbiamo vissuto una serata preziosa con Desideria Guicciardini, nostra collaboratrice nei laboratori di crossing; lei illustratrice di professione ci ha accompagnato nella Divina Commedia che ha illustrato in un’edizione per i ragazzi.
  • I tre giorni della passione, morte e resurrezione sono stati vissuti con molta intensità. Il venerdì pomeriggio abbiamo ascoltato la passione e pregato per la pace nella moschea anche assieme all’iman Usama El Santawy. Abbiamo potuto vivere la cena pasquale il giovedì sera dopo l’Eucaristia con un numero elevato di partecipanti; presenti adolescenti di crossing e della vita della casa.
  • Nella casa di Introzzo si sono vissuti in momenti diversi tempi di studio, di dialogo e di contatto con la natura, accompagnati in modo particolare da Renata e Massimo.
  • Per fine mese c’è stata una serata, molto partecipata, con il vescovo di Molfetta don Domenico Cornacchia che ha presentato il suo predecessore don Tonino Bello. Il Monsignore, nativo di Altamura e con un sentimento espresso di familiarità con i missionari claretiani che hanno in quella città una loro comunità, ha presentato un suo libro su don Tonino edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Con questa iniziativa abbiamo ripreso una collaborazione con il nuovo direttore della LEV, Lorenzo Fazzini, con il quale abbiamo realizzato molti eventi quando era direttore della Emi.
  • Annoto ancora la visita graditissima di Vincent Asare, uno dei due gemelli che hanno vissuto per alcuni anni alla casa, con sua moglie e figlio. Ora vive a Monaco mentre suo fratello vive a Francoforte.
  • Nell’ultima settimana di aprile si è chiuso un itinerario di formazione alla spiritualità condotto da Usama e Vania Crippa

Gli appuntamenti per il mese di maggio

È in corso il Cambioarmadio fino all’8 maggio. Tutta la Casa si riorganizza negli spazi per permettere questo evento che caratterizza e fa sperimentare il rispetto alla vita e alle relazioni tra le persone.  

Il lunedì 2 partecipazione in Moschea alla preghiera per la chiusura del Ramadan. Su La Provincia del 30 aprile è stata scritta una dichiarazione di Usama El Santawy, il nostro imam: “Continuo a pensare che la strada giusta sia quella che stiamo tracciando qui a Chiuso con padre Angelo. Sono importanti gesti come le cene interreligiose, ma non bastano. Quello che va fatto e che noi cerchiamo di fare è una progettazione comune, cercando di dare delle risposte a quelle domande che ci interrogano su quale sarà il nostro futuro”.

Il 3 maggio ci incontreremo alla Casa con il gruppo di politici e referenti vari; ascolteremo il punto di vista sui giovani immigrati che frequentano il Cpia e raccoglieremo lo sguardo sui prossimi dieci anni della città/territorio.

Il lunedì 2 alle 21 collegamento con il gruppo di Ripartire dai sogni.

Il 5 ospitiamo e promuoviamo l’incontro con padre Andrea Mandonico postulatore e biografo di Charles de Foucauld. Alle 21 serata con lui nel palazzo del Commercio della città (ex Falck)..

I sabati mattino ore 9/10 la Parola della domenica.

il 9 serata con il Gruppo 18nni di Rovagnate.

il 12 alle 20.45 nella Sala del Politecnico: Giovani protagonisti (organizzata da Sinderesi).

Il 23 alle 20.45 presentazione alla città del libro MINO presso l’Aquilone di Lecco. Interviene sull’America Latina anche Mauro Castagnaro. Ognuno inviti altri amici interessati.

Il 27 la Parrocchia clarettiana di Segrate presentazione del libro Mino.

Il Consiglio di Amministrazione della Comunità di via Gaggio si incontrerà lunedì 2. La mia impressione è che stanno facendo un buon lavoro che tutti dobbiamo sostenere con intelligenza e simpatia.

All’ordine del giorno hanno una serie di questioni che sono dettate dalla “rifondazione”, quindi andare sui fondamentali, delle varie attività, compreso Crossing.

Definire, sperimentando il tono laicale e profondo dell’associazione e verificare la vivibilità dentro un sistema che sta sfornando sempre più servizi, a volte dimenticando perché si organizzano e per chi si fanno.

La domanda finale che faccio a me e che giro a voi tutti è: a cosa deve servire questa nostra piccola realtà?

Auguro a tutte/i un buon tempo di re-esistenza. 

Angelo