Lettera familiare della Casa sul Pozzo 57

31 ottobre 2019

Un saluto cordiale ad ognuna/o al chiudere un mese di intensità straordinaria. Lo ha definito così papa Francesco in rapporto alla missione; l’abbiamo vissuto in rapporto al Sinodo sull’Amazzonia, nelle preoccupazioni per la Siria, nell’uccisione del capo dell’Isis, nella rivolta dei giovani nel Libano, nel movimento oceanico in Cile, nella dialettica politica in Italia. Solo per dire il grado e l’intensità delle questioni dalle quali siamo stati attraversati.  

Annoto per me ma lo apro alla riflessione di tutti il coinvolgimento ampio al Sinodo sulla Amazzonia sul tema del peccato ecologico, definito come peccato «contro le generazioni future ». Nella casa stiamo lavorando da tempo ad una riduzione di tutti gli sprechi: luce, riscaldamento, plastica, carta, differenziata, cibo. Stiamo cercando la qualità e la sobrietà, un binomio non facilmente raggiungibile senza una coscienza e uno sforzo collettivo. Lo stimolo l’ha impresso Antonio Spreafico nel seguire la ristrutturazione degli spazi, nella scelta dei materiali e nella cura della realizzazione.

Compie dieci anni di vita l’esperienza del Cambioarmadio che ha un valore anche simbolico del cammino percorso (dall’arraffare degli abiti dei primi momenti alla proposta del baratto come è oggi).

Il prossimo 7 novembre, giovedì sera, affronteremo  in una serata di riflessione la questione vita delle cose e gestione dei rifiuti”: passare da un modello lineare ad uno circolare. Saranno con noi Silvia Negri e Laura Todde di Legambiente. Nei giorni seguenti seguirà la  raccolta degli indumenti e la successiva preparazione del mercato. Invito tutti a partecipare al 7 sera e agli appuntamenti successivi.

Una cura del corpo e della psiche sarà condensata nel laboratorio di riflessologia plantare nei giorni  15/16/17 novembre condotto dal clarettiano indiano Vincent Anes (i posti sono già tutti esauriti).

In ottobre sono partiti quattro itinerari di formazione (con Massimo Campedelli, Marco VincenziUsama El Salawi, Emanuela Pizzardi). L’obiettivo non è  riempirci di informazioni ma di attivare la posizione personale su una serie di questioni vitali e come darne parola. Questo lavoro che sta coinvolgendo 40/50 persone che “passano” nella Casa continuerà nel prossimo novembre e raccoglierà un progetto che si sta ponendo questa questione: immaginare la vita della Casa sul Pozzo per i prossimi dieci anni.

Vorrei dire qualcosa sugli abitanti alla Casa in questo tempo.

Continuano ad abitare alla Casa due giovani: Manuel Tota e Ramy Bayoumi; dall’inizio di settembre Kalilou e Omar vivono in un appartamento a Civate in collaborazione con la cooperativa Arcobaleno.

Tre sacerdoti missionari che hanno vissuto quasi tutta la loro vita in Africa abitano stabilmente alla Casa per una condivisione di vita e per la cura della propria salute. Due dei tre sono clarettiani con una esperienza in Gabon: Elia Panizza di Olcio e Beppe Butti di Valmadrera. Flavio Colombo è un fidei donum della diocesi di Milano in Burundi.

Penso con commozione a questo regalo inaspettato e non cercato che la vita ha fatto a tutti noi: tre esperienze di vita spesa fino al consumo delle energie. E’ un passaggio di grazia ed è un accumulo di energie e di sapienza di vita impagabile.

Gli adolescenti di Crossing oggi. Riporto delle informazioni, per ora soprattutto numeriche,  raccolte dalle due educatrici Valentina Nocita e Alice Oggioni.

Gli iscritti per l’anno 2019/2020 sono 51 (12 sono al loro primo contatto con la casa) e ci sono ancora 11 in attesa di inserimento. 25 sono maschi e 26 femmine.

22 di loro sono nati in Italia + 7 arrivati come minori.

Per la religione: 28 sono cristiani, 32 musulmani, 03 non credenti.

Per la scuola: 11 in prima, 18 in seconda, 05 in terza, 11 in quarta, 6 in quinta. 1 frequenta l’Aldo Moro, 1 l’Artistico, 4 il Badoni, 17 il Bertacchi, 1 il Bovara, 1 la Casa degli Angeli, 1 la Clerici, 13 il Fiocchi, 1 la Grassi, 7 il Parini, 1 il Rota, 1 scuola Moda, 2 il Volta.

I Paesi di provenienza: 2 dal Benin, 2 dal Burkina, 1 dal Congo, 11 dalla Costa d’Avorio, 1 dal Ghana, 1 dalla Guinea Bissau, 11 dal Senegal = 29 dall’Africa Nera.

2 dall’Egitto, 12 dal Marocco, 1 da Tunisia = 15 dal Magreb.

3 dalla Bolivia, 1 dalla Repubblica Dominicana, 1 dall’Ecuador = 5 dall’America del Sud

1 dalla Cina, 1 dalle Filippine, 1 dallo Yemen = 3 dall’Asia

1 dal Kosovo, 1 dalla Romania = 2 dall’Europa.

Vivono a: Lecco, Calolziocorte, Brivio, Cisano Bergamasco, Caprino Bergamasco, Mapello, Pontida, Mandello del Lario, Olginate, Torre dei Busi, Vercurago, Valmadrera, Malgrate, Oggiono, Cortabbio, Primaluna.

42 Volontari accompagnano il lavoro di Crossing di questi 11 sono nuovi.

41 Volontari seguono gli impegni della cucina.

Vorrei offrire due pensieri:

il capitale umano rappresentato da tutte queste persone. Ottanta investono le loro energie nel far crescere in umanità una sessantina di adolescenti. Un manifesto della Casa dice: ci vuole tutta una città per far crescere un adolescente. Qui lo stiamo sperimentando ogni giorno.

Quale cittadino/uomo può emergere da questa fermentazione reciproca ? Quale territorio dovrebbe esprimersi in una circolarità di parola e di scambi ? Quale futuro interessante se queste culture si contaminano reciprocamente ?

Questo è il lavoro che stiamo costruendo ogni giorno e desideriamo prenderne coscienza sempre più lucida. Parlerò in un’altra lettera di quali sono le persone che frequentano la casa sistematicamente e per le quali attiviamo delle collaborazioni. In novembre sapremo il numero dei giovani profughi ai quali dedichiamo il mercoledì mattino.

E’ stato stampato ed è in distribuzione il calendario 2020 che esprime nella copertina le parole di Luca (12, 49):  “sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso”. E’ dedicato ad Antonio Claret del quale nel prossimo 2020 ricorderemo i150 anni dalla sua morte.

Ci sono quattro verbi che la Parola ci ha affidato in questi ultimi giorni di ottobre: andare, fare discepoli, battezzare, insegnare e osservare, che  non possono essere solo codificati in azioni di chiesa  ma vanno continuamente temprati al fuoco dello Spirito, che come il vento soffia dove vuole.

I temi che avremo a cuore nel prossimo novembre: il documento sulla fraternità universale, le questioni sollevate a Papa Francesco, il dialogo tra donne e uomini cristiani e musulmani, l’economia della Casa sul Pozzo, l’impegno per le prassi di nonviolenza e di militanza con un confronto con Goffredo Fofi.

Permettetemi alla fine una informazione “domestica”. Abbiamo ancora giacenti 14 lattine e 21 bottiglie di olio (scadenza giugno 2020) che cediamo al prezzo di 40€ la lattina e 09€ la bottiglia.

Entriamo nel mese di novembre che si prospetta molto carico di vita e di lavoro. Lo auguriamo sereno e forte per tutti. Un abbraccio.