Lettera familiare della Casa sul Pozzo n.47

31 gennaio 2019

Care Amiche ed Amici,

un saluto cordiale per il nuovo anno 2019 ricco di tensioni e di desiderio di vivere con maggiore intelligenza il tempo.

Come promesso comincio con il comunicare quanto stiamo vivendo alla Casa sul Pozzo. Da ottobre stiamo sperimentando una convivenza tra la Cooperativa Sineresi e la Comunità di via Gaggio.

Al termine del 2018 eravamo messi così:

4 giovani abitano nella Casa, hanno un contratto di lavoro con delle aziende del territorio.

60 adolescenti di cui 15 nuovi e 13 in carico ai servizi sociali del Territorio. (una lista di venti aspettano un colloquio di orientamento).

In crescita anche il numero di volontari, pari a 50 (20 per la cucina e 30 per il supporto studio e laboratori), di cui 8 nuovi.

Partecipano a supporto del progetto anche due giovani inserite in Living Land.

All’interno del gruppo dei ragazzi partecipanti al progetto, alcuni mostrano in questo momento la necessità di un accompagnamento educativo più intenso e personalizzato:

Appare inoltre importante la lista d’attesa, che conta oggi 22 ragazzi.

Dati i numeri già significativi di partecipanti al progetto, ritenendo fondamentale mantenere un alto livello di qualità e personalizzazione della proposta educativa, si valuta ad oggi la possibilità di inserire al massimo altri 3-4 ragazzi.

Si condivide però l’opportunità di offrire un colloquio conoscitivo a tutte le persone in lista d’attesa, così che sia possibile:

  • valutare l’inserimento del ragazzo nel progetto non in base all’ordine di arrivo, ma in base ai suoi bisogni e caratteristiche
  • offrire a tutti un momento di ascolto e orientamento
  • costruirci un’idea più approfondita del bisogno che ci si presenta, in un’ottica di responsabilità del progetto rispetto alla cura della fascia adolescente del territorio e nella prospettiva di una condivisione allargata agli altri soggetti educativi partecipanti al tavolo delle agenzie educative

Oltre 30 giovani partecipano al lavoro del mercoledì mattino; provengono da varie cooperative del territorio e sono in attesa di poter trasformare le loro domande di accoglienza in termini progettuali. Il Decreto Salvini sta ponendo serie difficoltà a loro.

In una prossima lettera vi aggiornerò sul contenuto educativo, sulle attività di laboratorio.

Raccolgo questi elementi non come lo sciorinamento di un campionario di mercato ma sottolineando soprattutto il criterio, il metodo, e la costruzione di un come vivere l’oggi.

Hanno preso il via con il nuovo anno i tre percorsi di formazione collocati nel lunedì della settimana; quello sulla politica con al cuore la riflessione sull’Europa con Massimo Campedelli. La dinamica di laboratorio e di aderenza alle situazioni stanno offrendo alle quasi cinquanta persone partecipanti un accompagnamento prezioso per come situarci nell’oggi.

Il laboratorio sulla spiritualità con Marco Vincenzi sta enucleando i vissuti personali in rapporto allo sconfinamento e alle parole per l’oggi. La revisione a fine mese con la Casa di vento vuole imprimere un metodo di revisione di vita e di comunicazione tra le persone.  

Due momenti di particolare festosità e intensità sono stati vissuti con il compimento degli 80 anni da parte dei due missionari claretiani: Roberto Rocchi, il 13, e Angelo Cupini il 25 gennaio.

Il tutto ha permesso non tanto di raccogliere il vissuto, abbondante degli anni precedenti, quanto rendere più critica la coscienza della frequentazione del futuro.

Auguro a tutti di re-esistere in un tempo duro e di avere parole e pensieri di pace e di verità personale e collettivo. Un abbraccio.

Angelo