Incontro della base clarettiana 10/13 Luglio Casal Claret – Vic, Spagna

Per il terzo anno consecutivo alcuni clarettiani e laici si sono incontrati per continuare la riflessione sul cammino di condivisione con la gente a partire dall’incontro con la realtà clarettiana ospitante:

  • Agustin, Bernard, Monica, Helena, Itxaso da Bilbao – Spagna (Enea Claret e Associazione Sortarazi)
  • Angelo, Roberto, Elia, Mariangela, Renata da Lecco – Italia (Casa sul pozzo)
  • Joan, Ana, Helena, Silvia, Laura, Sara, Irene , Josep di Vic – Spagna (Casal Claret)
  • Gustavo in transito da Marsiglia a Tolosa (Francia)
  • Non ha potuto partecipare Marçal per problemi organizzativi  da Carvalhos – Portogallo (Lar Juvenil)
  • Con la presenza di Vincent Anes coordinatore internazionale di Giustizia e Pace dei Clarettiani

Questo incontro si è svolto a Vic presso la casa madre dei Missionari Clarettiani. Ci siamo lasciati interrogare dall’esperienza del Casal Claret , un’associazione che ha trovato casa in una porzione di edificio affacciato da un lato sugli ambienti clarettiani  e dall’altro aperto alla piazza,  luogo ponte tra l’istituzione che lo sostiene e la città con la quale sono stati aperti processi di cambiamento con la gente.

La città di Vic ha una popolazione di circa 40.000 abitanti dei quali il 25 per cento è costituito da immigrati: a partire da questa realtà il Casal ha aperto un confronto.

La scelta prioritaria è stata quello di accogliere e accompagnare con la concretezza familiare il processo personale delle donne, pensando a loro come motore di cambiamento per la costruzione di una società migliore.

Diverse sono le modalità all’interno della “scuola della pace delle donne” messe in atto dalle operatrici per sostenere il loro cammino di autonomia a partire all’autostima: formazione, attività pre-lavorative (taglio e cucito), volontariato nella preparazione dei pasti, laboratori, cura dei bambini, economie, accompagnamento individuale per le donne più fragili in un ambito di cura fisica, psicologica, emotiva (massaggi, agopuntura, ecc..). Ed è con questo stile di cura delle relazioni che ci hanno accompagnato in questi giorni.

Un’altra attenzione del Casal è l’accoglienza e la collaborazione con altri soggetti della società civile con i quali fare rete: da una piattaforma di aiuto per le persone con disagio sociale, ad un’associazione che difende i lavoratori (soprattutto immigrati) dallo sfruttamento messo in atto dalla industria della carne, dall’unità contro il fascismo e il razzismo ad un progetto di comunità interculturale, alla collaborazione con i servizi socio – educativi dell’amministrazione comunale. In particolare abbiamo incontrato giovani inseriti nel progetto socio-lavorativo Actua (Tapis) che è un laboratorio di produzione di libri con testi di autori locali, libri che vengono costruiti a partire dal riciclaggio della carta.

La ricerca di un diverso stile di economia ha portato il Casal alla realizzazione di un punto vendita “OIKIA” in cui, con uno stile di cura, promuovere prodotti eco solidali in collaborazione con  Caritas e con Tapis per la vendita dei libri del progetto Aktua.

Una peculiarità del rapporto del Casal con la città è l’apertura al dialogo interculturale e interreligioso visto come un approccio ai diversi colori della spiritualità. Padre Joan cura e  promuove incontri sia di revisione di vita che di apertura/confronto/condivisione del cammino spirituale delle diverse religioni presenti nella città proponendo anche momenti di preghiera interreligiosa. In questo contesto abbiamo incontrato giovani islamici che stavano sperimentando un processo di confronto con gli adulti della loro comunità, alcuni Sik che ci hanno presentato il loro tempio, ed infine abbiamo condiviso un momento di ascolto in profondità con la spiritualità buddista.

Nonostante le difficoltà della lingua, quello che abbiamo vissuto in questi giorni è stato molto intenso ed interessante: abbiamo respirato un’apertura e una condivisione del cammino di ciascuno dentro uno spirito comunitario che è attento al processo più che ai risultati delle azioni messe in campo.

Ringraziamo di cuore tutti coloro (donne, volontari, genitori, educatrici, ragazzi, i clarettiani) che  con la loro presenza e cordialità ci hanno accolto con fraternità rendendo concreta l’esperienza di essere Popolo, Chiesa, rete di comunità laica e clarettiana.

Aspettiamo tutti gli amici a Lecco alla Casa sul pozzo nell’estate 2019.

Mariangela Montanelli