Lettera familiare della Casa sul Pozzo 69

30 novembre 2020

Care Amiche ed Amici

Un saluto cordiale e la raccolta di un mese che non è stato facile, che ci ha fatto attraversare trasformazioni e limiti. Ieri, 29 novembre, siamo passati come Lombardia dal colore rosso a quello arancione. Per le nostre vite non cambia molto. Ci stiamo preparando a vivere il dicembre con tutto quello che comporta: il Natale. Lavoreremo in modo particolare sul tema del nascere e dell’essere nati. Anche Dio diventa uomo nel corpo di una giovane donna, Maria.

Il positivo di questo mese lo raccogliamo nel cammino della casa che è stata aperta a crossing e nelle mattine all’accoglienza per la terza età per la vaccinazione antinfluenzale con uno di noi attento ad accogliere ogni venuto.

Voglio comunicare anche la determinazione del   DISTRETTO DI LECCO Ambiti di Bellano, Lecco e Merate sui SERVIZI EDUCATIVI DI ATTENZIONE ALLE FRAGILITA’ sul tema dei Servizi educativi per minori fragili in tempi di Covid: Un bene comune del nostro territorio. Riporto la valutazione che ci permette di continuare ad essere aperti quotidianamente all’accoglienza.  

La ripresa dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, il recente lockdown che investe di nuovo i servizi scolastici hanno rinnovato una situazione di criticità con effetti immediati sulla vita quotidiana delle famiglie, quando ancora si sentono pesantemente gli effetti dei mesi scorsi sugli equilibri personali, sulle fatiche relazionali, in particolare per i minori e le famiglie con caratteristiche di fragilità.

Il sistema scolastico ha trovato soluzioni nel lavoro da remoto che ha introdotto un modo altro di fare scuola ma ha anche evidenziato i limiti di una formazione a distanza priva degli aspetti di relazionalità diretta, corporea, comunicativa. Ha anche reso più evidenti le differenze economiche, di strumentazione e competenze fra le famiglie, un gap difficile da sanare in tempi stretti, soprattutto per le situazioni in condizione di povertà educativa, relazionale, disabilità.

Pensiamo in particolare agli influssi sui carichi di cura familiari, ai segnali di disagio psicologico connesso all’isolamento, alla perdita di alcune funzioni non stimolate, agli inciampi sui processi di formazione e di crescita, apprendimento, sviluppo identitario, equilibrio emotivo, aspetti che vengono sollecitati dal quotidiano rapporto con i coetanei, con gli amici, con i compagni e gli adulti che i ragazzi incontrano ogni giorno a scuola, nei servizi e nelle relazioni comunitarie.

Il DPCM 3 novembre 2020 coglie appieno questa necessità di salvaguardare, pur in un quadro di prudenza, i soggetti più fragili ed esposti a rischio di esclusione e disagio sociale e personale. Infatti all’art.1 (comma 9 lettera c) dispone che “è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con l’obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8.

Nel rispetto di un orientamento generale del legislatore, teso a garantire supporto alle situazioni di maggiore fragilità, i comuni afferenti al Distretto di Lecco (Ambiti di Bellano, Lecco e Merate) ritengono necessario continuare a garantire quelle attività educative e relazionali a contenuto anche didattico, sviluppate sul territorio per iniziativa o d’intesa con i Comuni e finalizzate a supportare bambini e adolescenti con difficoltà di apprendimento, fragilità, in condizione di povertà educativa e relazionale che non possono essere abbandonati in questa fase difficile dell’emergenza che non è più solo sanitaria ma eminentemente sociale.

Lecco, 12.11.2020

Il Presidente del Distretto di Lecco Il Presidente dell’Ambito di Bellano

F.to Guido Agostoni F.to Fernando De Giambattista, Il Presidente dell’Ambito di Lecco Il Presidente dell’Ambito di Merate, F.to Sabina Panzeri F.to Filippo Galbiati Il Sindaco del Comune di Lecco,  Il Presidente della Provincia di Lecco F.to Mauro Gattinoni F.to. Claudio Usuelli

Ho voluto riportare una parte della dichiarazione perché costituisce un investimento di responsabilità alla vita di un territorio e non solo l’applicazione di regole.

La casa continua a vivere l’attenzione responsabile per gli adolescenti con la preoccupazione per il loro oggi/domani. Per questa determinazione confesso la mia piena soddisfazione perché vedo impegnati gli educatori, i soci, i volontari. Stiamo sperimentando che anche la stagione difficile è sempre tempo di semina di vita.

Nel segno della vita che prende congedo dai giorni della luce sulla terra voglio ricordare alcune delle persone che abbiamo salutato in questo mese.

Gigia Colombo

Alle esequie celebrate nella chiesa di viale Turati di Lecco il 21 novembre ho confessato il volto del Signore velato, come è stato velato il volto di Gigia in tutto il mese (noi non abbiamo potuto comunicare con lei e lei con noi). Di lei ricordiamo il rispetto per i bambini (lei educatrice in una scuola materna) e la capacità di aspettare e di leggere il bene sotto la buccia della persona.

d. Marco Ferrari, vescovo ausiliare di Milano.  Ho un ricordo tenerissimo di questo uomo quando era parroco a Osnago e io, allora, andavo a scaricare le candele della cereria s. Girolamo per vivere. Erano i primi tempi della comunità. Lui usciva sempre a darmi una mano a scaricare. Parlavamo delle storie che ci aveva affidato della sua parrocchia con un profondo rispetto per ognuna.

Giuseppe Rho papà di Fabrizio, socio della comunità e il fratello Attilio che assieme alla moglie Rinuccia hanno dato quattro mani alla vita della casa. Li incrociavo, lui sempre con sua moglie sulla pista del Bione, a camminare; spesso si affacciava alla casa, veloce per salutare e per chiedere se andavamo bene.

Antonio Palladino (Totò). Così il figlio Francesco ha dato l’annuncio della morte del papà.
Questa mattina alle nove il nonno muratore è salito sul ponteggio per raggiungere nonna Pina (chissà se lei è contenta…). Io sono sereno e grato per averlo incontrato, per la sua grande disponibilità nei nostri confronti e per tutto il lavoro e la fatica che ha donato direttamente a noi e indirettamente e a tutti gli amici che da anni accogliamo nella nostra casa.  

Don Giuseppe Longhi l’ho conosciuto nei primi anni della comunità, quando lui era coadiutore a san Nicolò. Lo ricordo un mattino presto arrivare alla Cialvrina, d’estate, per passare a salutarci. Uomo dallo spirito intenso.

Entriamo ora nel dicembre, continuando ad accogliere e a vivere insieme agli adolescenti. Ci sono tante cose che vorremmo affrontare. Stiamo promovendo il calendario 2021 dal titolo È tempo di Ri-partire da fratelli. Visto il tempo che blocca i movimenti stiamo facendo proposte alle parrocchie e alle singole persone. Solo un esempio: la parrocchia di Civate ci ha chiesto 600 copie solo del quaderno; quella di san Nicolò ha ritirato 150 copie per utilizzarle durante la quaresima. Forse il calendario sta passando da una fase di vendita dopo la messa ad uno strumento pastorale per aiutare nel cammino delle comunità. Grazie a quanti stanno condividendo, ognuno per la sua parte, questo tempo. Sosteniamoci con la fiducia reciproca. Buon mese di dicembre.

Angelo Cupini