Lettera familiare della Casa sul Pozzo 64

30 giugno 2020

Care Amiche ed Amici

Un saluto cordiale e una richiesta: accompagnateci in questo tempo con l’intensità della vostra amicizia. Siamo entrati, con gli ultimi giorni di giugno e continueremo per il mese di luglio, in un tempo di sperimentazione per capire quello che la vita sta chiedendo al nostro piccolo gruppo di via gaggio.

L’attenzione alla vita degli adolescenti che abitano il territorio lecchese è stata sempre una preoccupazione e un orientamento alle scelte e al fare. Il tempo della pandemia l’abbiamo vissuto in loro compagnia: pensando, chiamandoli ed ora proponendo cinque settimane di vita insieme alla casa sul pozzo. Dall’agosto in avanti dedicheremo energie per progettare il nuovo crossing che avrà come perno sempre l’attenzione ai bisogni della vita quotidiana. Immetteremo laboratori brevi sulla gestione della vita; accorderemo il respiro dei due polmoni (quello della propria origine e quello lecchese/italiano) per generare una vita sana.

Raccolgo intanto il testo con il quale abbiamo presentato il Crossing Inspiration che fa da sigla a queste cinque settimane.

Il Covid 19. Da questo dato raccontiamo quello che l’associazione Comunità di via Gaggio sta vivendo. Abitiamo nella città di Lecco, una provincia della Lombardia, Abbiamo alle spalle oltre 45 anni di vita attenta alla storia dei giovani, in modo particolare degli adolescenti. Dal 2000 con una attenzione privilegiata a quelli arrivati da molti Paesi del mondo in cerca di un livello migliore di vita. 

La “Comunità di via Gaggio” in questi mesi di lockdown ha proseguito l’attività del progetto Crossing (rivolto ad adolescenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado) impegnando due educatrici professionali e alcuni volontari. Utilizzando lo strumento delle videochiamate di gruppo o individuali, dalla fine di febbraio è stata mantenuta la relazione con circa 50 adolescenti, affrontando con loro temi legati alla quotidianità, al futuro, all’affettività e agli altri aspetti del vivere.

Proprio da questo nasce la proposta per l’estate: Crossing Inspiration, rivolta a adolescenti e giovani del territorio. “Inspiration” perché:

  • inspirare è un atto corporeo e il percorso proposto vuole proprio partire dalla fisicità, che il periodo di lockdown ha compresso ed esposto come un fattore di criticità
  • l’inspirare fa riferimento ad una dinamica interno/esterno e dentro/fuori che ha caratterizzato i mesi scorsi e che dobbiamo reimparare a vivere
  • “inspiration” in lingua inglese è anche ispirazione, cioè l’accendere una scintilla a cui attingere il fuoco per illuminare i propri passi di vita
  • il respiro è vita: dalla comprensione dell’emergenza che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, può partire uno sguardo intelligente e positivo sul futuro
  • la cronaca di questi giorni ci consegna l’uccisione di George Floyd e il suo “I can’t breath”: l’orizzonte del mondo deve essere mantenuto vivo contro ogni restrizione e chiusura. Tenere lo sguardo aperto e la memoria attiva possono essere due strumenti per coltivare e custodire la propria responsabilità civile e costruire la cittadinanza di ciascuno.

Quattro i percorsi proposti che si svolgono la mattina dal lunedì al venerdì, a partire dal 24 giugno e fino al 24 luglio:

A. Vivere il suono: scoprirsi attraverso la musica

Quattro incontri-laboratorio alla Casa sul Pozzo e tre uscite sul territorio

B. Arte e ambiente

Quattro incontri-laboratorio alla Casa sul Pozzo e tre uscite sul territorio

C. Esprimersi attraverso il corpo

Sette incontri-laboratorio di teatro e yoga alla Casa sul Pozzo

D. Fotografia e ambiente

Quattro incontri-laboratorio di fotografia alla Casa sul Pozzo e tre uscite sul territorio 

Ogni percorso è pensato per:

  • Offrire ai partecipanti l’opportunità di rielaborare il vissuto dei mesi trascorsi in casa, acquisendo elementi per ridurre la paura e “prendere parola” rispetto ad alcune dimensioni della propria vita
  • Riappropriarsi della propria corporeità e fisicità, riscoprendola e rigiocandola nella relazione con sé stessi e con gli altri
  • Dare spazio e valore alla socialità
  • Sperimentare il proprio territorio e ambiente di vita
  • Sperimentare canali espressivi e comunicativi non verbali come possibilità per comunicare e raccontarsi.

Per la realizzazione del progetto, l’Associazione mette a disposizione la propria struttura in corso Bergamo 69 a Lecco (Casa sul Pozzo), i propri volontari e la propria capacità di creare rete e reperire risorse umane ed economiche.

L’esperienza si sta realizzando con le collaborazioni di Paolo Brioschi, Valentina Nocita, Luigi Maniglia, Anna Magni, Chiara Pagano, Desideria Guicciardini, Elisabetta Rusconi, Emanuele Panzeri, Franco Aromatisi, Giacomo Pelladoni, Giovanni Valsecchi, Renata Menaballi, Luciano Farina, Italo Menghini, Emanuela Pozzi, Antonella Righini, Donatella Pifferetti, Elisabetta Nava e altri volontari.

Contemporaneamente a Crossing Inspiration è attivo un già rodato Living Land con adolescenti accompagnati dall’educatrice Valentina Nocita presso l’agriturismo Il Ronco di Garlate. È una educazione al lavoro e al lavoro di gruppo. Ai singoli adolescenti che hanno bisogno di supporto scolastico viene offerta la possibilità di un accompagnamento con un volontario.

Di tutta questa attenzione che si andrà realizzando invierò una informazione.  

Nella Casa abbiamo ripreso la presenza fisica sia per la Parola del sabato mattino, sia per una serie di iniziative ospitate. Molti di voi avrete saputo della morte di don Franco Resinelli avvenuta all’età di 92 anni. Sono stato a salutare la salma e a prendere congedo dal suo corpo e ho partecipato alla celebrazione delle esequie venerdì 26. Mi sento fortunato di aver camminato per tanti anni con un’amicizia reciproca bella e forte. L’ho conosciuto come assistente Acli, poi mi ha chiamato molte volte a fare delle conversazioni nella parrocchia di Paina, gli ho organizzato un itinerario interessante presso i clarettiani che condividono la vita con i Kuna nel Panama. È venuto varie volte alla Casa sul Pozzo invitato dai numerosi amici delle Acli per celebrare degli anniversari. Aveva uno sguardo sul futuro e sulle urgenze della vita. Sentiva forte il bisogno di preparare bene tutte le cose.

 

Sul Muro della Memoria Agnese Pecorari ha scritto il nome di Maurilio Viganò che ci aveva lasciato improvvisamente il 23 febbraio scorso. Gli ultimi giorni di questo mese sono stati sconvolti da un evento, quello dell’uccisione dei due gemelli di 12 anni da parte del padre e poi suicidatosi lui stesso, a Margno nella Valsassina dove erano arrivati per la vacanza. A noi ha richiamato la ferita di sei anni fa con l’uccisione delle tre sorelline da parte della madre e dell’accoglienza delle salme nella nostra casa. Come scoprire una piccola luce dentro il dramma.  

Nel mese di luglio riprenderemo la celebrazione dell’Eucaristia domenicale cominciando dal 12 luglio, venerdì in memoria di Maurizio Benedetti che ci aveva lasciato un anno fa. Il suo sguardo per una umanità solidale e intelligentemente operosa ci accompagni sempre.

Con affetto.

Angelo

L