Lettera familiare della Casa sul Pozzo 55

31 agosto 2019

Carissime/i,

un saluto caro ad ognuna/o. Spero che tutte/i in qualche modo abbiate potuto passare qualche giorno in maggiore libertà e in serenità di spirito.

La Casa è rimasta sempre aperta, magari con un ritmo un po’ meno intenso. Tre giovani su quattro, di quelli che abitano alla casa, hanno continuato il lavoro ad eccezione del 15 agosto. Manuel ha fatto le sue ferie in Albania riprendendo il lavoro il 26 agosto mentre Kalilou ha avuto una settimana di ferie.

Mentre scrivo la “nonna Emilia” è in ospedale a Lecco dove è stata ricoverata qualche notte fa per problemi cardiaci. Domani la dimetteranno. È stato un momento molto faticoso per lei e per tutti noi che le stiamo vicini.

Il confratello Elia Panizza (sta abitando con noi da alcuni mesi) ha passato tutto l’agosto all’ospedale di Gravedona per una riorganizzazione dell’itinerario terapeutico per il Parkinson. Verrà dimesso il 5 settembre.

In queste settimane abbiamo continuato a preparare il passaggio di due giovani che hanno abitato la Casa sul Pozzo con una emergenza iniziale e ora si inseriscono in una casa di mezzo che per un anno permetterà di misurarsi sulla piena autonomia e li farà camminare verso un futuro più deciso. I giovani sono Kalilou Kone della Costa D’Avorio e Oumar Aminata della Guinea Conakry. Li accompagneranno in questo itinerario gli educatori della Cooperativa Arcobaleno. Il loro staccarsi dalla Casa avverrà domani. 1° settembre, domenica. Andranno ad abitare a Civate in piazza s. Calocero.

Ad Introzzo, nella prima settimana di agosto, hanno vissuto due gruppi di quindici giovani, assieme alle educatrici Valentina Nocita e Alice Oggioni.

Il Padre Roberto farà ritorno il 2 settembre alla comunità di Trieste dopo l’estate vissuta a Introzzo seguendo il lavoro con le api e collaborando le domeniche nelle Eucaristie della Valle.

Io ho passato l’agosto nella preparazione di MC (numero 2 di settembre) e scrivendo la bozza del calendario 2020 che sarà dedicato alla figura di Antonio Maria Claret. Nel 2020 si compiranno 150 anni dalla sua morte avvenuta, esule, nel monastero cistercense di Fontfroide.  Abbiamo tessuto in questo tempo anche i rapporti con un ricercatore storico Alberto Guasco per la scrittura di una biografia su Claret.

La casa ha ospitato per buona parte dei due mesi: luglio e agosto un corso di lingua cinese per bambini cinesi che vivono a Lecco e che devono confermare la padronanza della madrelingua.  

Il prossimo mese di settembre sarà dedicato alla progettazione e organizzazione del nuovo anno scolastico 19/20, della gestione complessiva della casa e soprattutto dell’itinerario formativo per gli adulti e giovani volontari. Verrà messo a punto la collaborazione con alcune cooperative che si ospitano alla casa per la formazione dei loro programmi.

Il 7 settembre, sera, il decanato di Lecco incontrerà nella basilica di san Nicolò il Vescovo Delpini al quale offrire degli sguardi sull’oggi/futuro della città. Noi faremo un brevissimo intervento su come si sta sviluppando un rapporto di fraterno riconoscimento tra la Casa e il Centro islamico Assalam che è di fronte a noi. Oggi facciamo memoria di Carlo Maria Martini che ci ha lasciato il 31 agosto del 2012, nostro padre nella fede e nello sguardo.

Un abbraccio.

Angelo