Lettera familiare della Casa sul Pozzo n.42

Care Amiche ed Amici,

un saluto di Pace e di Bene pasquale; è stato l’augurio che abbiamo ricevuto nel primo giorno di questo mese di aprile, a Pasqua.

Venti giorni dopo abbiamo vissuto un evento profondo: la visita di Francesco a don Tonino Bello, nella sua tomba, a terra, ad Alessano e per me e Doretta, nello stesso 20 aprile, andare in Egitto per incontrare Rami, uno dei giovani che vive in casa con noi, e la sua famiglia. Rami è in queste settimane in Egitto per degli esami scolastici; è il suo primo rientro in patria dopo oltre tre anni da quando era partito come un minore non accompagnato. Due emozioni profonde nello stesso giorno.

Papa Francesco ha detto alla gente di Alessano: Sono giunto pellegrino in questa terra che ha dato i natali al Servo di Dio Tonino Bello. Ho appena pregato sulla sua tomba, che non si innalza monumentale verso l’alto, ma è tutta piantata nella terra: Don Tonino, seminato nella sua terra, – lui, come un seme seminato –, sembra volerci dire quanto ha amato questo territorio. (Francesco).

Doretta ed io siamo stati in viaggio per Rami e la sua famiglia nella sua terra, a 150 km dal Cairo. Ho pensato, nel viaggio, a questi sprazzi di luce pasquale.

«Sono venuto a trovare Pietro», aveva detto don Tonino Bello a Giovanni Paolo II in un giorno romano di molti anni fa. «Un giorno Pietro verrà a trovare te», aveva risposto profeticamente il Papa; «quel giorno è arrivato» ha gridato, infatti, con entusiasmo venerdì scorso chi ha accolto un altro Pietro all’approdo di Alessano. Un giorno di vento, di luce, di solare semplicità che ha visto il passo pudìco di Francesco avvolgersi nel sorriso silenzioso e discreto di quel giardino d’amore che è la tomba di don Tonino. Come un padre che si volge verso un figlio, così è apparso il Pontefice, solerte e grato all’incontro con un vescovo di periferia che mai aveva perduto il volto di un ragazzo “bello” davvero. (Rossana Virgili Avvenire lunedì 23 aprile 2018) Leggi qui l’articolo completo).

Avevo incontrato don Tonino il 23 marzo del 1990 all’Università dei Gesuiti a San Salvador per il decimo anniversario dell’uccisione di Romero.

Ricordo la celebrazione presieduta da Jon Sobrino e concelebrata da Pedro Casaldaliga, Tonino Bello e Luigi Bettazzi con altri sacerdoti.

Mi aveva colpito nell’incontro con il forum della pace all’arzobispado l’intervento sillabato da Tonino che parlava in italiano e la gente beveva le sue parole di umanità. L’ho rivisto ancora il giorno dopo nella grande manifestazione per le strade di San Salvador. Aveva la forza di ascoltare contemplando ogni persona, sembrava registrasse dentro di sé ogni parola.

Il nostro gruppo di teatro realizzò, su sollecitazione del CNCA, una meditazione teatrale che iniziò a Padova per passare in altre città e parrocchie; bellissima la sera alla casa sul Pozzo con Bettazzi che ci regalò il racconto della sua amicizia con Tonino.

E’ stato così anche per noi che siamo arrivati al Cairo alle 19 attesi dal papà e da Rami e da un suo zio. Poi il lungo viaggio verso quello che Rami chiama il suo villaggio (40.000 abitanti!). Abbiamo approdato nella sua casa al piano terra accolti dalla mamma. Le ritualità si sono andate sciogliendo in un clima di condivisione familiare che si è sviluppata per tutto il sabato fino alla nostra partenza di domenica alle 4 del mattino. Ora continua dentro di noi con una chiarezza maggiore quello che avevamo intuito nello stare insieme a Rami.

Aprile è stato un mese di tante cose impegnative.

Ne elenco alcune senza un ordine di valore.

Cambioarmadio

Nei giorni 7/8 e 14/15 Aprile 2018 si è svolta l’edizione primaverile curata da un gruppo di donne, diverse nuove, coordinate da Renata Baroni e colleghe, una ventina in tutto.

Al baratto hanno aderito 172 famiglie di cui 47 straniere. Gli stati di provenienza sono: Marocco, Equador, Costa D’Avorio, Algeria, Perù, Tunisia, Moldavia, Albania.

Sono state inoltre invitate a ricevere vestitini per neonato 9 neo-mamme con un buono omaggio; mentre una decina di famiglie sono state invitate tramite i servizi sociali del Comune e le Parrocchie.  La notevole quantità di non distribuito è stata destinata a CAV, Caritas parrocchiali, Mato Grosso, Parrocchia di Baggio, gruppo di aiuto Togo, le rimanenze di vestitini neonato in vero buono stato verrà successivamente recapitata sotto forma di pacchetti  dono alle mamme che si rivolgono ai consultori pediatrici.

4×4

Dal 9 al 12 aprile si è svolto un incontro di formazione per undici missionari clarettiani, ospiti per la notte nella Casa di spiritualità di Somasca e per tutto il resto del lavoro alla casa sul Pozzo. Riporto una nota scritta da padre Massimo Proscia.

Siamo stati accompagnati il primo giorno dalla Lectio di Marco Vincenzi sul capitolo 7,34 di Luca, dal titolo “Ecco un uomo vorace e ubriacone, amico di pubblicani e peccatori”. Siamo poi passati a comunicarci nella fraternità il nostro vissuto missionario e pastorale nelle diverse comunità in un dialogo schietto e fraterno. Mercoledì Don Francesco Scanziani ci ha fatto riflettere, attraverso il terzo capitolo dell’EG, mettendo in evidenza l’importanza dell’annuncio dei Laici dal titolo “tutto il popolo annuncia il Vangelo”. Con Massimo Campedelli, nella forma di laboratorio abbiamo riflettuto su “come possiamo condividere un carisma e il diritto di prendere parola nella comunità”. Nel pomeriggio Dario Consonni dell’associazione L’Altra Vita di Calolziocorte, ci ha guidato sul tema del “nodo delle periferie: comunicare con gli adolescenti e i giovani”. Per tutti i giorni abbiamo avuto la fortuna di avere la presenza di laici che con noi hanno ascoltato e condiviso i vari momenti programmati. Con l’Eucarestia di giovedì mattina, celebrata sulla tomba di San Girolamo Emiliani a Somasca e presieduta dal nostro Superiore Maggiore P. Franco Incampo, abbiamo reso grazie per il vissuto di questi giorni, la fraternità e i sogni che ci portiamo.

Notizie dalla casa

Ricordo due lutti di questo mese; il primo di una donna di oltre 90 anni, Rina, della sfera affettiva dei nostri vecchi di via Gaetana Agnesi. Il secondo di Cinzia Bertolaso, una mamma che lascia la figlia di tredici anni, di Vicenza. Cinzia aveva vissuto un tempo della sua vita, negli anni 80, in comunità con noi. Ho partecipato a tutti e due gli eventi.

Sono stato a Barcellona per il lavoro della commissione coordinatrice del processo di trasformazione dei 4 Organismi clarettiani.

In casa, Giuseppe Colombo ha lavorato alla redazione di un progetto destinato all’accompagnamento dei giovani profughi del mercoledì mattina. Abbiamo speranza che possa essere accolto dalla Fondazione della Provincia.

Lavori redazionali per il quaderno che raccoglie i contributi del 4×4 e per il numero di gennaio/aprile di MC.

Abbiamo vissuto la riflessione sulla figura di Bonhoeffer che ha accompagnato questo mese di aprile con la presentazione del Calendario 2018.

Riprendiamo il secondo ciclo di lavoro sulla politica con la guida di Massimo Campedelli.

Ultimo eventi del mese

Battesimo del bimbo di Dario Galli e Debora con il nome di Davide Pietro.

Festa delle donne dal titolo Tessiamo un futuro migliore tra intrecci tra le donne del mondo con Raouf Gharbia.

Una notizia di pace e di futuro nella notte tra il 26/27 aprile per le due Coree, vertice di pace fra Kim e Moon: “Ora comincia una nuova storia“.

Con affetto.

Angelo